Quale protesi scegliere per aumentare il seno. Meglio silicone o salina?

Scegliere di andare dal chirurgo per effettuare un'operazione di aumento seno è una decisione importante. Proprio per questo ci sono una serie di informazioni che devono essere conosciute dalle pazienti per valutare quale percorso scegliere. Una di queste riguarda il tipo di protesi da scegliere per la propria mastoplastica.

Differenza tra le protesi mammarie:
Negli anni 80 e 90 quando la mastoplastica iniziava a diventare, almeno negli Usa, un' operazione chirurgica alla portata di tutti le protesi che si utilizzavano erano di vario tipo, oggi invece sono solo due, quelle Saline o al Silicone.

Protesi salina: sono ideali per uno scenario in cui si desiderano piccole incisioni visto che sono fatte solo di un guscio che verra riempito successivamente con soluzione salina. Offrono grandi risultati ma sono un po' più fragili rispetto a quelle al silicone. Possono dar vita a rughe (wrinkling) che poi si presentano anche sul seno. Sono consigliate per quelle pazienti che presentano già un po' di tessuto mammario, quindi per intenderci per chi ha un po' di seno
ed intende ingrandirlo per una o due taglie.

Protesi al silicone:per coloro che non hanno seno o pochissimo tessuto su cui appoggiare la protesi sono consigliate quelle di silicone. Questi prodotti hanno avuto una grande evoluzione rispetto alle protesi del passato. Sono più solide e non c'è più il rischio che il silicone migri in altre zone del corpo. Costano il 20-30% circa in più rispetto a quelle a soluzione salina, anche per il fatto che di solito sono più voluminose per aumentare il seno di taglie maggiori.

Riguardo al tipo di protesi scelta il tempo minimo di ricovero prima di tornare ad una piena attività è di 1 settimana. Più lunghi invecevi tempi se la protesi è stata impiantata sotto il muscolo del torace. Le cicatrici saranno visibili per circa un paio di mesi, dopodichè spariranno.